La Panzanella è il nome toscano di una tipica pietanza estiva, un piatto rustico e povero, tradizionale merenda dei contadini che rimanendo nei campi tutta la giornata, non avevano modo di cucinare. Lo si può considerare un piatto unico, e gli ingredienti fondamentali sono il pane raffermo, i pomodori, i cetrioli, la cipolla rossa, il basilico, sale, pepe, aceto (anche se io personalmente non lo preferisco) e olio.

La panzanella, chiamata anche pansanella o panmolle o panmòllo, è molto diffuso tra Toscana, Umbria, Marche e Lazio. 

Nel tempo sono state introdotte alcune variazioni, un pò per l'estro e la fantasia delli stessi contadini, un poò per quella delle massaie che aggiungevano prodotti freschi del campo su una base di pane rappreso, olio e sale.

Secondo quanto riportato su Wikipedia: " In Toscana questo piatto è diffusissimo fino a Lucca, Viareggio e Bagni di Lucca, mentre in Lunigiana, Versilia e Garfagnana, come scoperto dagli studiosi dell'Università di Firenze che redassero l'Atlante Lessicale Toscano, è un piatto non tradizionale, tipico dei "villeggianti". A partire da Camaiore e Pescaglia "panzanella" significa pasta di pane fritta in olio bollente, l'equivalente di sgabeo. Da un punto di vista gastronomico queste zone, infatti, sono molto più affini alla Liguria che non alla Toscana.Nel Salento si prepara un piatto simile con friselle bagnate, al posto del pane." 

Il piatto risulta molto fresco e facile da prepare: si può iniziare dallo spezzettare il pane raffermo, o lasciarlo a fette per poi passarlo velocemente sotto l'acqua, ricoprirlo di pomodoro fresco a pezzi, basilico e ogni altro prodotto del campo vogliate, aggiustate di Olio e sale e il gioco è fatto. Lo riponete qualche minuto in frigo e sarà come fare un salto nella storia ed assaporare un pezzo di storia.